Un'altro modo di controllare dati doppi con l'aiuto di una Formula Matriciale.

Premesso che so pochissimo sulle Formule Matriciali (Formule in forma di matrice), trovando questo esempio su una rivista, mi permetto di riportarla per due motivi: non è difficile da capire e può essere usata vantaggiosamente in alternativa all'esempio riportato in questa sezione "Funzione CONFRONTA" dove si ha necessità di ricorre a tre colonne e tre funzioni diverse per ottenere quello che questa formula matrice consente di ottenere con una sola colonna. Faremo quindi un esempio, nel quale avremo due colonne di dati, e vogliamo verificare se i dati nella seconda colonna sono già presenti nella prima colonna. Useremo quindi una terza colonna dove inserire questa formula, che avrà il compito di evidenziare uguaglianze. Il bello di questa formula è, che quando digitiamo un dato in una cella della seconda colonna, questo dato viene cercato in tutte le celle della prima colonna, e a fianco del dato immesso, dove risiede la formula, apparirà l'avviso previsto nella formula stessa, altrimenti il campo resterà vuoto. Il foglio si presenterà così: Colonna A, dalla cella 1 alla cella 20 (si potrà arrivare dove vogliamo), dove inseriremo dei dati (test, numeri, date), Colonna B stesso range di celle, da 1 a 20; Colonna C, stesso range, inserimento di questa formula:

{=SE(O(B1=($A$1:$A$20));"doppione";"")}

Come si vede, tutta la formula è racchiusa tra parentesi Graffe, che NON devono essere inserite tramite i tasti ALT +123 (tastierino numerico) e ALT+125 t.n. che corrispondono la prima a { e la seconda a }, ma SOLO attraverso l'uso dei tasti  CTRL+MAIUSC+INVIO al posto del solo Invio,  in mancanza di questa procedura, la formula matriciale non si attiva e fornirà dati errati. Comunque la formula dice: SE, o, B1 è uguale a ciò che trovi in A1 : A20, e allora mi scrivi "doppione", oppure mi lasci la cella vuota. Provate a scriverla come formula NON matriciale, e vedrete cosa vi viene fuori. Evidente il vantaggio che ne deriva. Ovviamente la parola "doppione" potrà essere sostituita con il messaggio che riterrete più opportuno, compreso "pippo". Un unica controindicazione :  se la formula verrà "trascinata" anche in celle dove nelle colonne a sinistra non esistono ancora dati, la formula troverà che la cella A16 (vuota) è uguale alla B16 (vuota anch'essa) e vi segnalerà "doppione", e a seguire.

C1

fx

{=SE(O(B1=($A$1:$A$20));"doppione";"")}
  A B C D E F G H

1

anzio ecuba            
2 curzio platone doppione          
3 pilade geggè

doppione

in grassetto le celle di cui vengono trovati nella colonna B gli stessi dati presenti nella colonna A.

 
4 platone canzio    
5 geggè iago    
6 2 66 doppione          
7 55 10            
8 11 15            
9 66 20            
10 02/02/02

04/05/02

           
11 11/03/02

26/07/02

doppione          
12 15/04/02              
13 26/07/02              
14 0              
15

-

             
16     doppione          
17     doppione          
18     doppione          
19     doppione          
20     doppione